ROMA - La sentenza di Viareggio ha riacceso i riflettori sulla sicurezza dei trasporti di merci pericolose, su strada e ferrovia.
Secondo Cna-Fita, l'associazione delle imprese di trasporto merci in conto terzi, la mancata osservanza e verifica delle normative vigenti infatti rimane un problema e a volte, purtroppo, basta un particolare per provocare eventi catastrofici. Le merci pericolose (sono innumerevoli ed individuate in una apposita tabella dalla normativa di riferimento; vanno per esempio dai fertilizzanti per l'agricoltura, ai carburanti, alle vernici, agli alcolici, ai profumi, ecc.) che viaggiano quotidianamente sui nostri autocarri possono essere trasportate solo a determinate condizioni per garantirne la loro stessa sicurezza, quella dell'intera filiera logistica e della collettività.
A tal proposito - informa una nota - in Italia il Decreto legislativo n. 40 del Febbraio 2000, recependo una direttiva europea, ha introdotto l'obbligatorietà ...
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