ROMA - «Nell'Europa a due velocità, l'Italia è naturalmente nel gruppo di testa», «per noi solo vantaggi da politiche comuni su eserciti, commercio, migrazioni». Lo afferma il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in una intervista in cui rilancia la sua proposta di «mettere in sicurezza il Paese» usando tutto il tempo disponibile e poi andare alle elezioni politiche, tanto più mentre si assiste alla risalita dello spread.
«Uscire dall'euro - spiega Calenda - vorrebbe dire un gigantesco e istantaneo impoverimento dell'Italia in una misura ben superiore a quella sperimentata nei sette anni della crisi. Fuori dall'euro il debito pubblico, oggi detenuto dalle istituzioni finanziarie e dai cittadini italiani per oltre il 70%, rischierebbe di diventare insostenibile, con effetti immaginabili su famiglie, banche e imprese. Mi pare uno scenario da incubo per fortuna molto lontano».
«I manu...
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