MILANO - Il cluster marittimo italiano si conferma uno dei settori più dinamici dell'economia italiana contribuendo al Pil nazionale per 32,6 miliardi di euro, pari al 2,03%, e dà occupazione a circa il 2% della forza lavoro del Paese, 471mila persone fra addetti diretti ed indotto.
E' quanto emerge dal quinto Rapporto dell'economia del mare, realizzato della Federazione del Mare assieme al Censis e presentato alla Camera di commercio a Milano che ha offerto una panoramica aggiornata sulla tenuta, negli anni della crisi, del cluster marittimo nazionale.
La flotta di bandiera italiana è tra le principali al mondo (la terza dei grandi Paesi riuniti nel G20) e supera i 17 milioni di tonnellate di stazza, con posizioni di assoluto rilievo nei settori più sofisticati (ro-ro, navi da crociera, navi per prodotti chimici). Il nostro Paese mantiene la leadership europea nel traffico crocieristico (con 6,2 milioni di passeggeri e 4.600 scali di navi)...
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