TRIESTE - «Nella geografia portuale esisti soltanto se ci sono infrastrutture ferroviarie» e, in particolare per lo scalo di Trieste, «le ferrovie servono anche per essere più bravi di Capodistria». Lo ha detto il commissario dell'Autorità portuale di Trieste, Zeno D'Agostino, a margine della firma della concessione alla Siot.
D'Agostino ha spiegato che il suo lavoro, di concerto anche con la Regione Fvg, è proprio quello di migliorare la «infrastrutturazione» dello scalo triestino. «Oggi un porto cresce, è competitivo se investe nelle ferrovie, in entrata e in uscita. A Trieste sono 6.000 all'anno i treni ma c'è la possibilità di fare molto di più, di raddoppiare questo numero. S...
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