GENOVA – Nel contesto dell’assemblea organizzata da Spediporto a Genova, è intervenuto anche il Presidente di Saimare Mino Giachino.
“Il traffico c’è, l’economia tiene però esiste ancora un problema grosso legato alle infrastrutture – sottolinea il responsabile regionale per la logistica del Piemonte da Fratelli d’Italia – I tre mesi di chiusura del traforo del Bianco il prossimo settembre, così in avanti per i prossimi 18 anni per via dei ritardi nelal manutenzione straordinaria, sono una cosa incredibile. Specie per un Paese come l’Italia che, nell’800, ha costruito il primo traforo alpino al mondo e che nel dopoguerra si è ripreso a livello economico costruendo la sua rete autostradale. Invece perso la luce, complici anche i ritardi sui lavori della TAV. L’incidente ferroviario alo snodo di Firenze conferma la fragilità del sistema. Per l’Italia, le infrastrutture valgono molto di più rispetto ad altri Paesi”.
L’ex sottosegretario ai Trasporti continua, rinnovando il proprio appello alle Istituzioni: “Bisogna capire quali sono le priorità – ammonisce Giachino – Al Nord c’è l’industria, ci sono le esportazioni e i porti per le importazioni. Ma anche la difesa della manifattura: senza di essa, cosa esportiamo? Negli ultimi 10 anni, il PIL è stato positivo solo grazie all’export. E poi velocizzare la burocrazia: tre anni per una firma per avviare la ZLS sono troppi, è un insulto. Chi non lavora per migliorare questi aspetti per costruire l’Italia del domani, non lavora per il Paese”
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