BRUXELLES - La crisi tra Russia e Turchia pone interrogativi sui possibili scenari che si aprirerebbero e in particolare quelli riguardanti l'approvigionamento energetico. La Russia è infatti sempre il primo fornitore di gas dell'Ue, con il 39% delle importazioni nel 2013.
Dall'epoca delle crisi del 2006 - 2009, quando un pezzo di Europa rimase al freddo, però, la situazione è in parte cambiata. Primo, con un regolamento per la sicurezza delle forniture che impone ai 28 di avere scorte di gas almeno per 30 giorni in condizioni di alto consumo.
Secondo, con una politica di diversificazione delle rotte, sfociata nell'apertura del Corridoio Sud.
Terzo, con la strategia per l'Unione dell'energia, che finanzia infrastrutture e interconnessioni tra i 28, soprattutto con i Paesi Baltici e dell'Est.
II livello Ue dei depositi di gas è rassicurante: sono pieni per quasi l'81%. L'Italia è il Paese che li ha più pieni di tutt...
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