ROMA - E' ripartita in questi giorni, dopo otto anni di interruzione a causa della mancanza di risorse economiche, l'attività di pattugliamento navale delle aree marine protette italiane e delle zone sensibili più vulnerabili al rischio di inquinamento marino da idrocarburi provocato dal traffico di petrolio. Lo rende noto il ministero dell'Ambiente spiegando che il monitoraggio sarà compiuto fino al 30 Settembre dalle unità navali che fanno parte della struttura nazionale del ministero dell'Ambiente.
«Con il ripristino del pattugliamento della flotta navale nelle aree marine italiane - afferma il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti - vogliamo rafforzare il monitoraggio dei nostri mari ed evitare eventuali rischi di inquinamento. Riteniamo che sia importante il contributo dello Stato, insieme a quello altrettanto significativo della società civile, per contrastare le violazioni e tutelare adeguatamente la nostra biodiversit&agr...
Condividi l’articolo
Articoli correlati
Potrebbe interessarti
Porto Trieste hub lungo Via della Seta
Francesco Greggio nuovo Cfo Gruppo Moby
Costruzione del terminal Dp World in Ecuador
Nello scalo di Ancona arriva Babbo Natale
In comune a Trieste ambasciatore della Turchia
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato su tutte le notizie dal mondo del trasporto e della logistica