L’AdSp del mar Ligure orientale

Tutte le novità, i progetti, le iniziative
Raccontiamo i porti di La Spezia e Marina di Carrara
spezia

Sull’AdSp del mar Ligure orientale

Con il Decreto legislativo 4 agosto 2016, n.169 che riorganizza, razionalizza e semplifica la disciplina concernente le Autorità portuali di cui alla legge n.84 del 28 gennaio 1994, viene istituita l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale (Porti di La Spezia e Marina di Carrara).

Le azioni previste dal decreto consentiranno ai due porti di diventare un sistema capace di creare occupazione e sviluppo economico nel segno di una nuova governancesemplificazione ed efficienza.
A guidare l’AdSp è il presidente Mario Sommariva, nominato con decreto ministeriale il 29 Dicembre 2020. Lo affianca dall’Ottobre 2022 il segretario generale Federica Montaresi.

CURIOSITA’

In data 30 Dicembre 2022, l’Autorità di Sistema portuale del mar Ligure orientale ha segnato un nuovo piccolo passo in avanti nel campo dell’innovazione per i porti italiani. Nello specifico, verso l’uso di nuove tecnologie all’avanguardia come quella legata allo sviluppo dei droni.

Il progetto

A La Spezia i droni controlleranno anche l’ambiente portuale

Greenlife4seas trasforma i gusci dei muscoli in pavimentazione

Il progetto si chiama Greenlife4seas e unisce gusci di muscoli, a sedimenti di dragaggio.
“È un progetto che ci è stato proposto dal Politecnico di Bari e che è passato al finanziamento, al quale abbiamo detto subito di sì perchè mette insieme due problemi che abbiamo anche nei nostri porti, così come quelli pugliesi: lo smaltimento dei gusci dei muscoli, le cozze, e quello dei sedimenti dei dragaggi.”

Frantumando i gusci si ottiene una farina che miscelata con una percentuale di cemento e sedimenti, dà vita a un nuovo materiale dalle caratteristiche idonee per essere usato per la costruzione ad esempio di blocchi frangiflutti o di pavimentazione in ambito portuale.

A La Spezia sarà quindi costruito un impianto per il trattamento dei materiali per dar vita al nuovo composto che sarà poi utilizzato per una parte di pavimentazione del Molo Garibaldi come  progetto sperimentale.

LA SPEZIA

Approdo naturale sul mar Tirreno settentrionale, offre molteplici vantaggi per il trasporto marittimo e terrestre. Grazie alla strategica posizione geografica, è uno dei più importanti scali mercantili del Mediterraneo ed uno dei nodi strategici all’interno della rete Tent-t, come porto core del Corridoio prioritario Scandinavia-Mediterraneo.

Parte integrante di un vasto cluster portuale che abbraccia nel suo insieme altri importanti settori dell’economica marittima come la cantieristica, la nautica da diporto, il turismo, l’acquacoltura, lo scalo ligure rappresenta una delle realtà economiche più significative presenti sul territorio.
Il porto lavora tanto sulla sostenibilità. Esempio ne è, tra le tante attività, la firma dell’accordo volontario “Blue Flag.

MARINA DI CARRARA

La storia del porto è antica e arriva dal leggendario “Portus lunae”, dove venivano imbarcati i marmi bianchi apuani destinati a Roma e alle città dell’impero tramite grandi navi chiamate “naves lapidariae”. Situato nel mar Ligure orientale, è ancora oggi il più importante scalo mondiale di movimentazione dei prodotti lapidei e, grazie alla sua favorevole posizione geografica, sbocco naturale di molte produzioni provenienti e dirette non solo in Italia, ma anche nell’Europa orientale e centrale. Sia il porto sia il centro retroportuale sono serviti da un raccordo ferroviario che offre la possibilità di ricevere e spedire merci via ferro che, grazie alla vicinanza della dorsale tirrenica, è molto competitivo oltre che ambientalmente sostenibile.
Da poco lo scalo si è dotato del nuovo Piano regolatore portuale, documento “ davvero importante, perchè il porto attuale non è più adeguato alle nuove esigenze del territorio” dice il presidente.

CALATA PAITA: LA PRIMA PIETRA DEL NUOVO WATERFRONT

L’intervista al presidente

Calata Paita: una festa per la città

Il segretario generale

Per cittadini e turisti

Giovanni toti, presidente della regione

Aspettando il waterfront…

Un ulteriore affaccio al mare, una prospettiva inusuale. La prima porzione di Calata Paita ad uso urbano aperta al pubblico dall’Autorità di Sistema portuale del mar Ligure orientale, è destinata ad ospitare strutture commerciali, per lo spettacolo e per lo sport ed il tempo libero.

Un iter, quello che ha portato alla riqualificazione degli spazi in area portuale e che parte dalla formalizzazione dell’accordo con il terminal Lsct, portato avanti dall’Ente in completa sinergia con il Comune della Spezia. I lavori hanno riguardato la riqualificazione di un’area di circa 5000 metri quadrati, con installazione di prefabbricati per  ristorazione, bar, rivendite di prodotti tipici locali, funzioni aggregative e culturali, nonché sport individuale e di squadra, spettacolo, con un’area dedicata in prossimità del fronte di banchina, e tempo libero, con una zona caratterizzata da una fontana, da sedute e ombrelloni, da utilizzarsi come zona prendisole ed un’area verde attrezzata per lo sport all’aperto.

Soluzioni progettuali all’insegna della sostenibilità ambientale e in particolar modo energetica: una fascia di verde orizzontale contrasta all’effetto “isola di calore” e di separazione verso le altre funzioni del porto. L’area è arredata con numerosi alberi e arbusti di varie specie, panchine per consentire sedute fronte mare.

È presente anche una fontana a raso progettata dalla società Forme d’Acqua Venice Fountains e, dal punto di vista tecnologico, sono state impiegate le più aggiornate soluzioni disponibili. Ad eseguire i lavori il raggruppamento temporaneo di imprese costituito dall’impresa CMC Prefabbricati Srl capogruppo mandataria e dalla Agnese Costruzioni Srl di La Spezia, sulla base del progetto elaborato dallo studio di ingegneria e architettura FABRICA s.c.r.l. della Spezia con un investimento complessivo da parte dell’AdSp di 4.400.000 euro.

 LA CAT-CONFCOMMERCIO GESTIRA’ GLI SPAZI

La CAT-Confcommercio si è aggiudicata la gara presentando la proposta in rappresentanza di un raggruppamento che costituirà, prima del rilascio della concessione, un consorzio così formato:

  • ditta individuale di Laura Porcile
  • ditta Mana di Riolino Martina
  • TAG Srl nella persona di Umberto Bonanni
  • Simone Vezzoni Srl

I NUMERI DELLA GARA

  • 91,863 punti su 100 di CAT-Confcommercio, rispetto ai 71,111 punti di Riccardo Donini-La Spezia e 49,129 di BiQuattro-Ceccanti Silvia & c. sas
  • 5000 metri quadri di area da gestire
  • 44 mila euro di canone annuo
  • 8 anni di concessione   

Quale sarà il futuro di La Spezia dopo la costruzione della diga di Genova?

Cosa succederà al porto di La Spezia quando la diga di Genova sarà conclusa?
“Nei prossimi anni lo scenario della Liguria muterà completamente perchè la diga permetterà allo scalo di Genova di accogliere navi da 24 mila TEUs. Aumenterà la capacità di movimentazione e questo dovrà far sì che La Spezia faccia più e meglio in quella che è la sua caratteristica principale ovvero essere porto ferroviario dell’eccellenza.”
Secondo il presidente si potranno superare i 10 mila treni annui con servizi di efficienza elevati e tecnologie d’avanguardia. “Lì dove Genova può arrivare per quantità, noi dobbiamo puntare ad arrivare per qualità dei servizi”.

UN EVENTO STORICO PER MARINA DI CARRARA

Dopo oltre 40 anni un nuovo Piano regolatore portuale

All’inizio del mese di Agosto l’ok all’adozione del Piano regolatore portuale del porto di Marina di Carrara approvato dal Comitato di Gestione, evento che Mario Sommariva, giudica come “storico, perchè il porto attuale non è più adeguato alle nuove esigenze del territorio”.

Il Prp individua le aree portuali e la loro destinazione funzionale che configureranno il futuro porto di Marina di Carrara: “Sviluppo turistico e della cantieristica diffusa mediante il travel lift, riorganizzazione delle aree commerciali e spazi stabili per i grandi cantieri e per la diportistica. Il porto non si contrappone allo sviluppo dell’economia basata sugli stabilimenti balneari ma sarà, grazie all’utilizzo per il ripascimento delle sabbie di dragaggio, un alleato serio ed affidabile per rafforzare, nel suo insieme, il turismo balneare ed il traffico commerciale.

Il Comitato di Gestione ha dato mandato al segretario generale Federica Montaresi di trasmettere la delibera e gli elaborati allegati che costituiscono il Prp adottato, corredato del Rapporto Ambientale e della Sintesi non tecnica, al Comune di Carrara e alla Regione Toscana, nonché al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per il parere sulla coerenza di quanto previsto con il Dpss e al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per il parere di competenza.

L’iter per l’approvazione del piano dovrebbe concludersi entro un anno e mezzo.