BRUXELLES - Intesa, anche se al ribasso, dopo oltre tre anni tra i 28 sul giro di vite agli strumenti di difesa commerciale dell'Ue, in particolare dei dazi antidumping. Rispetto alla proposta originaria della Commissione, l'innalzamento dei dazi resta più moderato e soggetto a maggiori condizioni.
Ora potranno avere inizio i negoziati tra Parlamento, Consiglio e Commissione Ue, nel cui corso le misure finali potrebbero quindi ancora cambiare. Nel compromesso trovato dalla presidenza slovacca dell'Ue si prevede, per quanto riguarda il controverso tema del "dazio minore", di applicarvi «deviazioni limitate» per imporre misure più alte nel caso di distorsioni sulle materie prime (inclusa l'energia) il cui costo sia superiore al 27% del costo di produzione totale e più del 7% preso individualmente.
I dazi antidumping potranno quindi essere più consistenti di quelli attuali ma non più alti di quanto necessario a evitare danni...
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